UN LIBRO DEI POTENTINI… SUI POTENTINI
Raccontare una città significa raccontarla attraverso gli occhi, i ricordi, le emozioni ed i sentimenti dei suoi cittadini o di chi, per i motivi più svariati, è ad essa legato.
Architettonicamente, urbanisticamente, artisticamente una città può essere bella o brutta, antica o moderna, vivibile o ingestibile, a misura d’uomo o alienante.
Ma è il vissuto dei suoi cittadini, è quello che essi possono raccontare o ricordare, che “fa un città”, rendendola unica al mondo per quanto possa, appunto, essere bella o brutta, antica o moderna, vivibile o ingestibile, a misura d’uomo o alienante.
L’idea mi è venuta alcuni anni fa leggendo Gente di Dublino di Joyce: uno spaccato umano, vero, senza sconti sulla piccola umanità presente in ogni città, paese o villaggio che sia. Possono mutare le dinamiche sociali, culturali, economiche ma tendenzialmente “le” umanità tendono a somigliarsi, tranne in quei “tratti somatici” tipici di ciascuna di essere.