Un libro nato dall’idea di raccogliere 17 autori e dare voce a 17 racconti che esplorano i tre aggettivi: AMATI, MISTERIOSI, MALEDETTI. Da questa idea nasce questo bellissimo volume di racconti divisi in tre stadi, appunto, Luoghi Amati – Luoghi Misteriosi – Luoghi maledetti
Angelo Lucano Larotonda, antropologo culturale nelle Università di Messina e di Basilicata. Ha insegnato anche Storia del cinema a Roma e all’UNIBAS. Durante la sua permanenza nella capitale ha collaborato con la RAI scrivendo i testi per numerose trasmissioni, tra cui lo sceneggiato in 13 puntate di Vita miracoli e morte del cafone lucano, l’Unità raccontata dai contadini. Ha collaborato con vari giornali pubblicando gli “incontri” avuti con importantipersonaggi dello spettacolo.
Ha scritto vari testi, in gran parte dedicati alla cultura e alle tradizioni lucane, tra cui: Riprendiamoci la storia-Dizionario dei Lucani, Mondadori-Electa; Potenza, una Provincia di cento comuni, Motta; Matera, segni e luoghi, Motta; La via dei canti, Sole 24 Ore-Cultura. Ha raccolto nel volume Feste lucane, Edigrafema, la descrizione delle 1308 festività religiose che si tenevano annualmente in Basilicata. La maciara indaffarata è l’ultimo suo libro sulla magia lucana.
Angelo Parisi
Angelo Parisi è nato a Potenza il 16 novembre 1978. Docente di materie letterarie nella scuola secondaria di secondo grado. Ha pubblicato le raccolte poetiche: Giardino caotico, Serratura sommersa, Banana Spleen e Versipelle; e le raccolte di racconti: Le stanze dell’Altrove, presentato, tra gli altri luoghi, anche alla Fiera del libro di Roma, Più libri più liberi, alla Fiera del libro di Torino e alla Fiera dell’Editoria di Matera, e Nero - 24 rintocchi a mezzanotte. Ha curato l’edizione del volume Racconti lucani, opera in cui è presente anche il suo racconto “Malombra”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni in prosa e versi su antologie nazionali. È anche autore di canzoni.
Anna Maria Basso
Anna Maria Basso è nata a Potenza, dove vive. È autrice di opere poetiche: Attese (1999), Images/Trame (2001), Quel palpito d’altrove (2010), premio Matera, capitale europea della Cultura 2019, e di racconti brevi, pubblicati in raccolte antologiche.
Il suo primo romanzo L’impermanenza (Manni Editore) è stato pubblicato nel 2018. Poesie e recensioni sono apparse in diverse riviste letterarie nazionali e internazionali, come «Hebenon» di Torino, «Poiesis» di Roma, «Spiritualità e Letteratura» di Palermo, «Nuovo Contrappunto» di Genova, «Polimnia» di Roma, «Leukanikà» di Potenza.
Ha curato la seconda e terza edizione del catalogo: Voci di donne lucane, Ed. Consiglio Regionale della Basilicata – Comm. Per la Parità e le Pari Opportunità, 2004/05. Ha curato la presentazione dell’antologia Senza Fissa Dimora 2017, Ceaca, e l’antologia poetica Taciti Tumulti, Universum Basilicata. È componente di giurie. Coordina gruppi di lettura nell’ambito del Premio Basilicata.
Antonella Marinelli
Antonella Marinelli, di Villa d’Agri (PZ), docente di lettere, impegnata nel mondo dell’associazionismo, ricercatrice e socio collaboratore dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. Nel 2005 si laurea in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Basilicata. Dopo otto anni di insegnamento, nel 2018, Antonella Marinelli diventa responsabile per la scuola dell’Istituto Internazionle Jacques Maritain Nello stesso anno nasce il progetto Maritain, Accademia del Mediterraneo. Ne è tuttora presidente. Tutte le attività svolte nell’ambito dell’Accademia del Mediterraneo sono state presentate in occasione del concorso nazionale “Leone d’Argento per la Creatività” alla Biennale delle Arti di Venezia e sono state insignite del Premio Leone d’Argento 2020-21. Attualmente insegna lettere presso l’Istituto Tecnico Tecnologico di Villa d’agri e porta avanti le attività del progetto Accademia del Mediterraneo in collaborazione con la sua scuola ed altre scuole su tutto il territorio nazionale.
Antonio Califano
Docente, scrittore e saggista.
Direttore per molti anni della rivista Decanter una fucina di analisi e di dibattito politico-sociale.
La sua vera passione resta lo studio della filosofia e della sociologia. Appassionato di viaggi e della
musica rock e jazz, con un passato da leader nei gruppi della sinistra extraparlamentare.
È un profondo conoscitore delle vicende sociali e storiche che hanno attraversato il mezzogiorno italiano.
Antonio Petrocelli
Antonio Petrocelli è nato a Montalbano Jonico (Matera) il 18 settembre 1953. A quattordici anni si trasferisce a Firenze per studiare al Liceo Classico Galileo. Si iscrive alla Facoltà di Lettere dove si laurea con una tesi su Lotte per la terra e riforma agraria in un comune del Metapontino 1943/1953.
Nel 1976 debutta come attore professionista col Teatro della Convenzione di Firenze. È un volto familiare del cinema italiano. Ha recitato in più di cinquanta film, alcuni dei quali di grande successo: Caruso Pascoski, Palombella rossa, Il portaborse, La scuola, Sud, Uomo d’acqua dolce… Ha lavorato con i più importanti registi italiani: Marco Bellocchio, Giuseppe Bertolucci, Guido Chiesa, Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti, Nanni Moretti, Carlo Mazzacurati, Enzo Monteleone, Francesco Nuti, Franco Rossi, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino...V incitore del Premio Solinas 1997 sezione Racconto Cinematografico con il soggetto All’alba il pane bianco, scritto con Franco Girardet.
È autore del romanzo Volantini ora tocca a me partire, prefazione di Adriano Sofri, CalicEditori, Premio Libernauta 2004. Per Archivia ha curato la traduzione dal dialetto tursitano della raccolta di poesie di Albino Pierro, Il bacio di mezzogiorno. Nel 2010 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio, Hacca edizioni. Nel 2016 ha pubblicato la silloge poetica Garofani, Treditreeditori, premio AlberoAndronico 2016. Nel 2019 la silloge Peraspina Perapoma, Treditreeditori ha vinto il Premio Firenze 2019.
Vive con la sua famiglia a San Casciano Val di Pesa, nel Chianti.
Biagio Russo
Biagio Russo è nato a Spinoso, nel 1962. Ha lavorato come redattore editoriale dal 1993 al 1996. È giornalista pubblicista dal 1995 e dal 1996 insegna materie letterarie negli Istituti Superiori. È stato direttore e vicepresidente della Fondazione Leonardo Sinisgalli dal 2010 al 2020. Oltre all’attività dedicata alla ricerca, ha pubblicato il libro di poesie, Il pezzo della salute, EditricErmes, Potenza 2006 (primo premio internazionale “Giustino de Jacobis”, e secondo premio “Isabella Morra”) e racconti in miscellanee. Ha tradotto di James Mattew Barrie, Peter Pan, con le illustrazioni di Massimiliano Frezzato (Lavieri, Villa d’Agri 2015). Tra i suoi ultimi lavori si ricordano: Leonardo Sinisgalli e i bambini incisori (Fondazione Leonardo Sinisgalli, Montemurro 2018), e Perché ridi? Curiosando nella comicità (BRE, Roma 2021).
Aiaccio (Lavieri, Villa d’Agri 2018), racconto illustrato da Daniela Pareschi, è stato tradotto in Russia ed è diventato uno spettacolo teatrale a San Pietroburgo, presso il Teather Puppet Bolshoi. Ha riscritto Brutto anatroccolo di Andersen, con le illustrazioni di Daniela Pareschi (Lavieri, Villa d’Agri 2019).
Giampiero D'Ecclesiis
Giampiero D’Ecclesiis, potentino. Autore di Fantasmi Riflessi (2008), Vota Antonio. Viaggio semiserio in una campagna elettorale”(2009). Nel 2012 pubblica la raccolta di poesie Graffi nell’anima, nel 2014 il libro di racconti brevi Ipnotiche oscillazioni ed altre storie e nel 2015 Giovacchino Zaccana, Appunti disordinati di viaggio. Tra il 2017 e il 2020 i suoi scritti sono inseriti in varie raccolte poetiche e di racconti, tra queste 4 stagioni potentine, Questo fruscio di canneti, La città svelata e Racconti lucani. Nel 2021 pubblica con EditricErmes la raccolta di poesia La Scimmia Nuda. Poesie 2015-2021 e cura il volume Cuori Dentro EdizioniTotem, contenente suoi numerosi scritti. Collabora con diversi quotidiani locali.
Gianrocco Guerriero
Gianrocco Guerriero (Potenza 1965) è un giornalista freelance e si occupa di divulgazione scientifica. Ha pubblicato due romanzi, "La donna di rugiada" (Telemaco edizioni, 2013) e "La strada che spezza il deserto" (PlaceBook Publishing, 2019). E' altresì autore di racconti e poesie
Giuseppe Melillo
Lucano. Laureato in letterature straniere con tesi in Antropologia Culturale.
È stato assistente volontario presso la cattedra di Antropologia culturale dell'Università degli Studi della Basilicata.
Collaboratore di enti pubblici e privati, anche esteri, e nel terzo settore per progetti legati allo sviluppo locale, turismo, antropologia e sostenibilità territoriale.
Ha curato, per la pubblicazione in volumi, alcuni aspetti della cultura lucana e itinerari di viaggio.
Indaga il territorio, raccoglie storie, racconta di personaggi, paesi e contrade.
Collabora con produzioni cinematografiche e televisive.
I suoi articoli letterari e socio- antropologici sono presenti su varie testate locali e nazionali.
Ione Garrammone
one Garrammone, nata nel 1965 a Pietrapertosa, vive e lavora come docente a Potenza, è tutor coordinatore del tirocinio presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di Matera, vicepresidente della locale sezione A.N.I.L.S.e membro del consiglio direttivo dell’As.Pe.I. regionale. Sue poesie e racconti brevi sono pubblicati nelle antologie dell’associazione culturale Universum Basilicata. Nel 2016 ha pubblicato la silloge Alveare d’arenaria (Villani Editore).
Lorenza Colicigno
Lorenza Colicigno, scrittrice. Nata a Pesaro nel 1943, vive dal 1948 a Potenza. Già collaboratrice Rai Tv Italiana e poi docente di Lettere, svolge dal 1990 attività di giornalista. Ha pubblicato quattro sillogi liriche: Quaestio de Silentio (Il Salice, Potenza 1992), Canzone lunga e terribile per Isabella Morra (Nemapress, Alghero 2004), Matrie (Aletti, Roma 2017), Cotidie (Manni, Lecce, 2021). è autrice di saggi letterari, tra cui “Pirandello tra fiction e realtà (in AA.VV, Letture di finzioni, Il Salice, Potenza 1993), “Percorsi di poesia femminile in Basilicata” (in Poeti e scrittori lucani contemporanei, Humanitas, Potenza, 1995), “Il ruolo delle donne-intellettuali nelle società antiche” (in «Leukanikà», XVI, 1-2, 2016). Appassionata dei dialetti e delle tradizioni lucane, è co-autrice dei testi Non per nostalgia. Etnotesti e canti popolari di Picerno”(Ermes, Potenza 1997) e Piatti Detti e Fatti della cucina lucana (Grafiche Metelliane); per la Consigliera di Parità della Provincia di Potenza ha curato il testo “Quel che resta di ciò che è detto”, con una sua analisi della condizione della donna nella cultura contadina lucana. Sintesi delle sue lezioni come docente di scrittura creativa sono state pubblicate in volumi curati dalle Istituzioni culturali per le quali ha svolto quest’attività (Scuole, Biblioteche, Archivi di Stato). Per Buongiorno Regione, rubrica del TGR Basilicata, ha curato interventi sulle tradizioni popolari lucane, sulla stampa lucana d’epoca e sulle scrittrici lucane. Cura progetti didattici nel Metaverso.
Mario Trufelli
Mario Trufelli è nato a Tricarico (Matera) e vive a Potenza. Responsabile della redazione lucana della Rai dal 1969 al 1994, ha svolto un’intensa attività giornalistica per la quale ha meritato il premio Saint-Vincent. È stato collaboratore fisso della trasmissione televisiva Check-up, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata e Amministratore unico dell’Apt. La sua produzione poetica è raccolta in Prova d’addio (1991), che ha vinto il superpremio Ennio Flaiano e il Regium Julii, e in L’indulgenza del cielo (2020); mentre suoi racconti sono sistemati in Lo specchio sul comò (1990). Tra gli ultimi lavori si segnalano L’ombra di Barone. Viaggio in Lucania (2003) e il romanzo Quando i galli si davano voce (2013). Ha pubblicato anche Amore di Lucania con Giuseppe Appella (2013) e L’erbavento (1997), rispettivamente serie di interventi sulla cultura lucana e antologia di scritti vari.
Tra gli altri riconoscimenti, il premio Guido Dorso per l’impegno giornalistico.
Michele Battaglino
Michele Battaglino, nato a Genzano di Lucania (PZ) il 22-3-1944, si è formato a Potenza, Bari e Pisa, dove si è laureato in lettere classiche. Prima docente nel liceo scientifico del suo paese, è stato, poi, preside di liceo classico a Susa, Volterra e Pisa (in cui vive da diversi anni). Dal 1991 al 1997, come membro del Consiglio Direttivo dell’IRRSAE Basilicata, ha relazionato in vari convegni nazionali e ha tenuto in Basilicata corsi di aggiornamento per docenti, specie sull’insegnamento del latino. Dal 1996 al 2001, ha diretto a Pisa corsi per docenti di ruolo e ha presieduto commissioni di concorsi a cattedre.
Poeta, scrittore, critico letterario e storico, ha pubblicato (oltre a opere di storiografia lucana, saggi di critica letteraria e un Dizionario del dialetto di Genzano di Lucania), sei raccolte di poesie (Sotto il cielo di tutti, Milano, 1980; Miopia, Venosa, 1987; Radici e ali, Lecce, 2006; Variazioni lucane, Pisa, 2008; Tessere alla deriva, Torino, 2015; Da Asclepiade a Goffette: canti a due voci, Torino, 2016), un romanzo (La scomparsa della luna, Lecce, 2010) e un volume di racconti (Racconti basilicatesi, Torino, 2018).
Mimmo Sammartino
Mimmo Sammartino, giornalista, scrittore, autore di testi di teatro, presidente della Fondazione Leonardo Sinisgalli (dal 2020), presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata (dal 2010 al 2021), responsabile della redazione potentina della «Gazzetta del Mezzogiorno» (dal 2000 al 2018), condirettore della rivista letteraria «Appennino» (dal gennaio 2015 all’agosto 2018), ha pubblicato sue opere, tra l’altro, con le case editrici Sellerio, Hacca, Manni, Il Filo di Partenope, Interlinea, Osanna, Guida. Tra i suoi principali lavori, Vito ballava con le streghe (Sellerio 2004 e Hacca 2017), premio speciale della giuria per la narrativa al XXXIV del Premio Letterario Basilicata nel 2005, Un canto clandestino saliva dall’abisso (Sellerio 2006), Il paese dei segreti addii (Hacca 2016), premio speciale della giuria per la narrativa alla XLV edizione del Premio Letterario Basilicata nel 2016 e premio Carlo Levi 2017, Ballata dei miracoli poveri (Hacca 2019). Alla storia di Vito ballava con le streghe è ispirato un percorso letterario che collega i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa (in provincia di Potenza), paesi del Volo dell’angelo che figurano nel novero dei “borghi più belli d’Italia”: su un antico sentiero contadino c’è una storia incisa sulla pietra, sussurrata dalle voci di sette totem parlanti. È il Percorso delle sette pietre.
Piera Carlomagno
Piera Carlomagno, giornalista professionista, è stata redattrice al «Mattino» di Napoli; ha scritto Nero lucano, edito da Solferino, con cui ha vinto il Premio Garfagnana in Giallo Selezione Giuria, il Premio Nabokov Noir e il Premio Terre del Bussento; Una favolosa estate di morte, edito da Rizzoli, con cui ha vinto il Premio Romiti Sezione Emergenti; con i gialli della trilogia napoletana del commissario Baricco ha vinto numerosi premi ed è stata finalista al Tedeschi; ha scritto ancora un romanzo breve, vari racconti e un testo teatrale. È direttrice artistica del SalerNoir Festival che nell’estate del 2022 giungerà alla settima edizione. È laureata in cinese e ha tradotto un’opera teatrale del Premio Nobel Gao Xingjian.
Raffaele Nigro
Raffaele Nigro è nato a Melfi nel 1947. Giornalista e scrittore ha pubblicato molti romanzi tra cui I fuochi del Basento (premio Campiello 1987), Malvarosa (premi Flaiano, Biella, Mondello) e Il cuoco dell’imperatore, 2021. Tra i suoi saggi ricordiamo le curatele del Burchiello e del Berni per il Poligrafico dello Stato e il saggio Giustiziateli sul campo. Letteratura e banditismo da Robin Hood ai nostri giorni. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.
Diciassette voci donano la parola ad altrettanti luoghi. Racconti sul confine tra lo spazio interiore e quello esterno. Suggestioni: dolci, amare, dannate.Un disegno delle geografie più intime dell’animo umano. Perché nessun posto è solo scenografia muta, ma ha sempre una sua storia da raccontare.
Un luogo ha un nome, un corpo, un’anima. Un luogo parla, pensa, scrive. E intorno ai luoghi, come a un desco immaginario, diciassette narratori, diversi per nascita, formazione e sensibilità, si sono incontrati.
Dalla coralità della scrittura è emersa un trilogia di voci e di testi, quasi in controcanto, su luoghi amati, misteriosi e maledetti. Ne è nata una raccolta di racconti, non lineari, ma concentrici, che si espandono e si contraggono, che raccontano esistenze reali, probabili,fantastiche, di certo sporche di umanità, ma vive nell’oscillazione incessante che lega la memoria alla tragedia, la pozzanghera al cielo.
Al lettore resterà l’imbarazzo dell’approccio e il piacere della scoperta. A lui il primo passo, per tracciare il suo personale sentiero e ritrovare, nella sinfonia generale, la stratificazione interiore e, nella propria coscienza, ciò che ha amato, maledetto. o di cui ha percepito il mistero.