UNA MANCANZA PERFETTA

Avere venti anni in una città del Sud e riscoprirsi adulti, a quasi quaranta, alle prese con l’amore digitale, liquido, immaginato. La storia di Laura e Luca è una fotografia calda e traslucida delle relazioni umane dei nostri tempi, tra sentimenti percepiti e mai realmente vissuti e solo raccontati. La precarietà del lavoro come metafora esistenziale, la vita lontano da casa come unica via possibile per affermare il proprio talento. Nelle pieghe delle lettere dei due protagonisti un sentimento di appartenenza reciproco, fatto di ricordi, illusioni e un bisogno di tenere salde le proprie origini come ferme radici di alberi scossi dal vento. La mancanza perfetta è l’attesa, un tempo sospeso in cui tutto è possibile e che i due protagonisti scelgono per non spegnere la luce calda del loro amore, fino a quando Luca non deciderà di dare una svolta alla sua vita e a quella di Laura. 

10,00

COD: 9788894506709 Categoria:

Dettagli

Pages

176 Pagine

Cover Design

Bartolomeo Telesca, Sergio Ragone

Publisher

Edizioni Hermaion

ISBN

9788894506709

Released

Gennaio 2020

Conosci l'autore

Sergio Ragone

Sergio Ragone

Sergio Ragone scrittore e giornalista pubblicista. Ha scritto su: Il Foglio, Corriere del Mezzogiorno, Huffington Post Italia, L'Unità, Linkiesta.it, T-Mag, UfficioStampaBasilicata.it. Tra i primi blogger politici italiani, ha fatto del digitale il suo mestiere. Dai suoi profili social sono partite le narrazioni #euapiedi e #luogoideale, diventate mainstream. Testimonial TIM a Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019.
Ha fatto del digitale il suo mestiere e della scrittura una buona ragione per resistere. Ha pubblicato qualche libro e molti ne conserva nel cassetto. Sogna di fare gol al Bernabeu con la maglia della Juve o di giocare alla Bombonera con quella del Boca. Umano, troppo umano.

Sono parole scritte sulla pelle, consegnate al mondo e poi tornate. Sono fiumi di occhi e mani come mappe e indirizzi disegnati su note di canzoni, cucite negli sguardi come vestiti. Le pagine di Sergio Ragone, fanno una passeggiata nel “ fuoco “ interno della pelle di prima toccando geografie e figure, angoli di stanze che sognano il mare arrampicandosi sui battiti di una voce, a volte nitida di nome, altre volte disorientata nei chiaroscuri di “ labirinti”  ampi di una maturità quasi temuta e ancora lontana. Ci sono gli elementi universali di una generazione, sfogliati, trasferiti e scelti nei linguaggi in fila, come birre scivolate su un bancone, pronte a riempire mani e sere per cercare di vestire un nome in cammino a sfiorare altri nomi. Respirano, nelle descrizioni del libro atmosfere, ponti immaginati come sogni, diversi ed uguali a formare un volto, a riempire un vuoto. C’è poi il tempo che l’autore spoglia e consegna nudo, esposto ai venti, alle carezze e ai dolori. È così il mondo di Sergio Ragone, che gira in macchina per aspettare uno squillo come una carezza in un saluto che racconta e scrive, apre, chiude e disegna. Conta i passi nei viaggi verso città, sessioni di esami in gioco, poggiate sullo sfondo di un sogno altro suo, di tutti. C’è il calcio che si mischia alle note, una poesia di Calvino nella luce di una mail attesa, tra la finestra di casa e la Spagna. C’è un paese che scorre in un blog, come un’autostrada percorsa di notte, a contare le stelle e le labbra, di una ragazza al finestrino, che scrive le emozioni e le paure, quelle dell’autore che diventano nostre. C’è un tessuto umano di reti, amici e sere, giorni a inseguire i giorni. C’è Milano e poi Roma, c’è via Torraca, a Potenza, ci sono valigie nei treni e sentieri. Tutto questo, è il quello che basta, per bere un bicchiere di cielo capovolto su chi, come Sergio Ragone, ha il coraggio delle parole, scritte in alto, dentro la pelle.