ATLANTIDE-ATLANTIS

Creare Poesia significa, o dovrebbe significare, affrontare un viaggio verso una terra sconosciuta, quasi mai ospitale, con in tasca una mappa sgualcita dal tempo e dalla memoria personale e collettiva. 

La Poesia è una domanda che fluttua appena sopra la linea di galleggiamento delle emozioni, uno specchio collocato nella zona di nessuno che sfugge agli schemi, dove ognuno trova o riscopre l’eco cosciente o rimosso di una vita che non riesce a trovare suoni e immagini in cui riconoscersi. Un divenire che, a differenza di altre forme espressive, non consente all’autore ipocrisie o stratagemmi di sorta.

Se hai letto le pagine che precedono questa, ti sarai reso conto di quanto la Poesia di Alessandra sappia essere cruda e nello stesso tempo rigeneratrice; ovvero, crudele e salvifica come un bisturi.

10,00

COD: 9791280996374 Categoria:

Dettagli

Dimensioni 12 × 0,5 × 19 cm
Pages

114 Pagine

Cover Design

Alessandra Libertini

Publisher

Edizioni Hermaion

Language

Italiano

ISBN

9791280996374

Released

Novembre 2024

Conosci l'autore

Alessandra Libertini

Alessandra Libertini

Alessandra Libertini nasce a Latina il 9 novembre del 1986. Si laurea in lingue e culture del mondo moderno presso La Sapienza di Roma nel 2012, in arti visive al DAMS di Romatre nel 2018 e consegue un master in editoria e comunicazione nello stesso anno. Pubblica il romanzo “Un balcone su Bombay” per la Aletti Editore nel 2016, con cui vince il premio “Salvatore Quasimodo”. Nel 2020 pubblica sulla piattaforma Streetlib in modo indipendente la silloge poetica “Escluso il silenzio”. Il 2022 è l’anno in cui viene pubblicata la sua seconda silloge poetica, “Ulisse non tornare - Ulysses don’t come back” con la casa editrice Robin, opera vincitrice del premio “Fëdor Dostoevskij” e per la quale è stata insignita del prestigioso premio “Libero De Libero”; nel 2024 viene invitata a presentare tale opera presso la prima Biennale di Sondrio. “Atlantide” è la sua quarta opera, con cui vince il premio “Maria Cumani Quasimodo” nel giugno del 2024.

Un viaggio all’interno, possiamo dire, leggendo quest’opera, di Alessandra Libertini. Un continuo specchiarsi di emozioni e corpi in vite vissute vere, come si dovrebbero vivere, le relazioni dell’umano in transito. Una voce quindi, una scrittura femminile, ne porta dentro la forza dei sommersi, a volte dei/delle sopravvissute, in lotte quasi quotidiane con il reale e il circostante.” Il cielo non è un soffitto”. Alessandra ce lo spiega nei versi, quanta vita si rischia, ad essere primo volto esposto, nel coraggio di farsi male. E poi ci sono gli elementi tra i versi, come set cinematografici, a tratteggiare sfondi per essere loro stessi personaggi, quasi poggiati su vissuti di ieri, a volte piegati, mai caduti con la voglia di “bere” il domani.Un libro su corpi e linee, di memorie e graffi diventati volto, il suo di donna, diretta come nei versi, a farci capire che, nella vita tutta, bisogna tuffarsi vestiti.