Nicola Figliuolo (Potenza, 23 settembre 1955) afferma di essersi avvicinato alla fotografia in maniera «totalmente inconsapevole». Rammenta che a quindici anni il suo primo «approccio con la fotografia» avvenne con un «economico apparecchio amatoriale». Si trattava della macchina fotografica di Felice, il fratello maggiore. Quella Bencini Comet lo «incuriosiva» molto. La passione è nata man mano. Ha svolto un corso teorico-pratico, per corrispondenza, con la “Scuola Radio Elettra”: fondata, a Torino, nel 1951. All’inizio nulla lasciava presagire quello che sarebbe accaduto dopo. Come folgorato sulla Via di Damasco, Nicola Figliuolo iniziò a dare, a poco a poco, un peso sempre maggiore alla fotografia: fino a farne la sua professione. I suoi primi timidi approcci professionali, con questo mezzo, avvennero nello studio fotografico di Paolo Matone: «Foto Paolo» che è ricordato ancora oggi per le foto scattate nel corso di numerosi eventi sportivi internazionali. Il pensiero va ad alcune partite della nazionale italiana di calcio, disputate durante il “Campionato Mondiale FIFA” svolto in Messico: dal 31 maggio, al 21 giugno del 1970. E poi all’incontro di pugilato del secolo – tenuto l’8 marzo del 1971 al “Madison Square Garden” di New York – tra Muhammad Alì (nato Cassius Clay: Louisville, 17 gennaio 1942 – Scottsdale, Phoenix, 3 giugno 2016) e Joe Fraizer (Beaufort, 12 gennaio 1944 – Philadelphia, 7 novembre 2011). Paolo Matone è anche ricordato nella sua città per avere immortalato allo “Stadio Viviani ” (il 20 maggio del 1971) la partita amichevole tra la squadra locale del Potenza ed il Milan. La partita finì in pareggio: 2 a 2. Tra i due c’era un rapporto di reciproca stima. Per l’acquisto delle sue prime macchine professionali, Nicola Figliuolo si rivolgeva da «Foto Bucci» di Gerardo Pecoriello che era, all’epoca, uno dei rivenditori più forniti di Potenza.
Dopo il terremoto del 23 novembre del 1980 si aprì una opportunità unica per Nicola Figliuolo. Lui non si fece scappare di mano quest’occasione. E la colse appieno. Entrò nel mondo del lavoro grazie alla «Legge 285/1977» che favoriva l’occupazione straordinaria giovanile. Dalla sua biografia si ricava che è stato «fotografo del «Ministero per i Beni, e le Attività Culturali e del Turismo» (in sigla MIBACT poi trasformato in MIC: “Ministero della Cultura”) ed è stato, successivamente, funzionario responsabile dell’archivio fotografico, in ambito archeologico, della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata».
Da allora fino ad oggi è passata molta acqua sotto i ponti. «Le sue immagini sono presenti in una ottantina di pubblicazioni, metà delle quali a carattere scientifico e altrettante che sono state inserite in cataloghi di mostre, di respiro nazionale e internazionale». In circa quarantacinque anni di attività professionale ha fatto tanta strada. Lui dice di essere un «fotografo paesaggista per vocazione». Afferma di avere una «grande dedizione per la sua terra, la Basilicata, alla quale dedica quasi tutti i suoi scatti» senza disdegnare «saltuarie “incursioni” nel campo della “street photo” e dell’architettura urbana».
Ha partecipato alle seguenti esperienze internazionali: 1. “Expo Photo 2017 – Italy taste of Beauty”. L’esposizione si è tenuta, nel 2017, a Roma (“Navona Luxury Apartments”) e nel 2019 a Cagliari (“Museo di Santa Eulalia”); 2. “16th China International Photographic Art Exhibition” che si è svolta, nel 2017, nella città di Lishui: in Cina, nella provincia dello Zhejiang. In Italia ha partecipato, nel 2023, ad «ACI Pistoia Photo Contest»: un concorso nazionale di fotografia, promosso dall’Automobile Club di Pistoia, nel quale si è aggiudicato il secondo posto, nella sezione “paesaggio”. Nel 2019 ha partecipato, a Potenza, alla “Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea” organizzata dalla “Lucana Art Commission” e tenuta al Museo Archeologico Provinciale “Michele Lacava”: dal 05 settembre, al 16 novembre.