… DA QUANTO CIELO SI RIESCE A VEDERE

…E impari a vedere il cielo. Più conosci la condizione meridionale, la mia condizione, quella che mi porto appresso sempre, e più mi si apre il cielo che, qui, il caleidoscopio mi va vedere al massimo dello stupore, ora scintillante e pieno di riverberi che arrivano dalla terra ora che si oscura preparandosi a bagnarmi ma avvertendomi con un profumo che vorrei acchiappare per mettermelo addosso quando vorrò: il profumo della pioggia prima che cada.

…da quanto cielo si riesce a vedere, dai luoghi che abitiamo, da dove guardiamo alla Basilicata, ai Sud e al Mediterraneo. Questo cielo ci aiuterà a non farci più sopraffare dal mito della perenne vigilia.

15,00

COD: 9791280996305 Categorie: ,

Dettagli

Dimensioni 11 × 1 × 17 cm
Pages

286 Pagine

Cover Design

Bartolomeo Telesca,

Publisher

Edizioni Hermaion

Language

Italiano

ISBN

9791280996305

Released

LUGLIO 2024

Conosci l'autore

Paolo Albano

Paolo Albano

Paolo Albano, provocatore di cambiamento nella pubblica amministrazione per la quale ha lavorato e lavora in tutto il Paese sui sistemi organizzativi e sulla valutazione. Ha insegnato comunicazione pubblica, tra la altre, presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
E’ Presidente dell’Associazione Letti di sera che organizza da nove anni il Festival della Notte bianca del libro e delle idee.
Ha scritto: Parola per parola, dizionario dei vocaboli della burocrazia, Edizione Regione Basilicata 2002, La valutazione della dirigenza nella Pubblica Amministrazione, Franco Angeli 2003, Appunti di comunicazione pubblica, Rubbettino 2004, Luoghi forzieri fantasmi – la classe dirigente e lo sviluppo im-probabile Guida editore 2008, I pesci non sanno l’acqua – Calice editore 2013, Effetto domino - pubblico si può (coautore e curatela) – Fausto Lupetti editore, 2018,
ABBICURA (curatela e coautore) – Fausto Lupetti editore, 2019, AISLO, le vie dello sviluppo locale (curatela), Hermainon, 2023. Ha curato, inoltre: Basilicata, i luoghi della narrazione edizione Regione Basilicata in occasione del 150° dell’Unità d’Italia 2011, e quattro libri sulla città di Potenza.

Ogni fine è un nuovo inizio. Dicono bene perché a me è accaduto molte volte. Ed è accaduto sempre con dolore.

I nuovi inizi costano eppure bisogna costruirli perché con loro arriva la vita. Ci vogliono le parole, i profumi, il calore e un caleidoscopio per vedere il pezzo di cielo che è sopra di noi, quel cielo che illumina sempre i nuovi inizi.

Qualche tempo fa, non so più quanto, tanto è intenso questo tempo, ho incontrato Francesco, il principe, che mi ha fatto rabbrividire dentro le parole, le sue, quelle che lui prende da altri, quelle che legge per primo e decide che debbano essere sue e poi di quelli che lo staranno a sentire e lo leggeranno.

Raccoglie i nomi e quelli che non è riuscito a raccogliere ora mi spaventano. E per forza. Chi si dedica alle parole e a raccogliere i nomi non è mai toccato dalle schifezze. E, infatti, Francesco non è mai sporco. Se qualche volta gli dovesse capitare gli basterebbe un tocco della mano per spolverarsi. E lui dice che quando gli è capitato si diverte un sacco. Un nome dato bene segna il destino di una parola. Eppure, ce ne sono molte che hanno perso da tempo il loro significato e bisogna rinominarle. Ecco tutto.