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l tempo, i sogni, la luna, la memoria. E lo sguardo dritto sul mondo. Uno sguardo talora visionario, talora disincantato e consapevole del prezzo da pagare all’esistenza. Un prezzo che è fatto anche di lacerazioni, di vuoti, di assenze. Ma non c’è un altro modo per stare sotto il cielo. Occorre dare valore alle piccole cose. All’inaudito che si dissimula nel quotidiano e si impiglia “nelle voci di chi sa vedere / il cielo che nasce in fondo alla strada”.

Ed è proprio a partire da questa scoperta che Francesco Cosenza impara a coltivare la potenza della parola. La forza della poesia che è epifania, sollievo, cura per ogni afflizione, resistenza. Ultima trincea per ogni spaesamento. Una poesia che si rivela nelle vite che si trascinano, con i loro testimoni, dentro lo scorrere dei giorni. Che sa trattenere nella sua musica carne, sangue 

e sospiro degli angeli. E ogni splendore e ogni maceria.

Cosenza osserva con partecipazione questi rivoli di esistenze . Ne riconosce la fatica – “li guardo alla finestra passare / immersi nel primo dolore” – e prova a restituirne il racconto.

È dalla ricerca di quei nomi perduti, di quei sogni disfatti; è dallo sguardo adagiato sul mondo che scivola al di là della soglia; è da questo inesorabile smarrimento che nasce il poeta.

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COD: 9788894618006 Categoria: Tag: , ,

Dettagli

Pages

52 Pagine

Cover Design

Bartolomeo Telesca

Publisher

Edizioni Hermaion

Language

Italiano

ISBN

9788894618006

Released

Giugno 2021

Conosci l'autore

Francesco Cosenza

Francesco Cosenza

Francesco Cosenza è nato a Potenza dove vive e lavora. Giornalista, pubblicista ha collaborato con numerose testate giornalistiche locali ed è membro del comitato di redazione della rivista scientifica trimestrale di varia cultura Leukanikà. Collaboratore, ormai da diversi anni, del “Premio Letterario Basilicata”, ha pubblicato il suo prima silloge “Passaggi nel 2013”

Il tempo, il sogno, le emozioni. E poi l’infanzia, la memoria, i luoghi, i nomi, l’arte, la luna. C’è un universo intero scandito tra i versi, le visioni, gli spazi bianchi di questa raccolta poetica di Francesco Cosenza. Immagini che si stemperano nello scorrere dei giorni. Parole che cercano riparo in qualche segreta “stanza dei sogni”. O “in angoli di scene curve / dove il nome inciampa e cade”.

Percorre sentieri intimi la poesia di Cosenza frugando nelle pieghe recondite dell’anima. Rifugi in cui gli eventi sfumano la loro dimensione tangibile e si sublimano nella purezza dei ricordi. Si fanno mito. Tempo fuori del tempo. Lampo, meraviglia, luce che riempie lo sguardo, bellezza che attraversa e ogni cosa trasfigura.

“C’è tempo nel tempo / per riempire un sogno” scrive, tra l’altro, l’autore mentre riconosce nel potere della parola la condizione possibile per nominare il mondo.