Il tempo, il sogno, le emozioni. E poi l’infanzia, la memoria, i luoghi, i nomi, l’arte, la luna. C’è un universo intero scandito tra i versi, le visioni, gli spazi bianchi di questa raccolta poetica di Francesco Cosenza. Immagini che si stemperano nello scorrere dei giorni. Parole che cercano riparo in qualche segreta “stanza dei sogni”. O “in angoli di scene curve / dove il nome inciampa e cade”.
Percorre sentieri intimi la poesia di Cosenza frugando nelle pieghe recondite dell’anima. Rifugi in cui gli eventi sfumano la loro dimensione tangibile e si sublimano nella purezza dei ricordi. Si fanno mito. Tempo fuori del tempo. Lampo, meraviglia, luce che riempie lo sguardo, bellezza che attraversa e ogni cosa trasfigura.
“C’è tempo nel tempo / per riempire un sogno” scrive, tra l’altro, l’autore mentre riconosce nel potere della parola la condizione possibile per nominare il mondo.
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