NICTOFOBIA – RACCONTI

“I racconti di Angelo Parisi lasciano il lettore a galleggiare in un mare placido fino al momento in cui scopre che avrebbe dovuto aver paura fin dall’inizio. Le visioni […] sono frammenti di orrore, come variazioni intorno a un tema in una partitura musicale, un’opera sperimentale che unisce il gusto del narrare alla libertà di una polifonia di toni e prosa. […] Il male viene punito, ma torna ad agire; un patto col diavolo domina su tutto e le nostre peggiori paure finalmente trionfano come leggendo Stephen King.”

10,00

COD: 9791280996138 Categoria:

Dettagli

Dimensioni 15 × 8 × 21 cm
Pages

142 Pagine

Cover Design

Giulio Giordano

Publisher

Edizioni Hermaion

Language

Italiano

ISBN

97912809961038

Released

LULGIO 2023

Conosci l'autore

Angelo Parisi

Angelo Parisi

Angelo Parisi è nato a Potenza il 16 novembre 1978. Docente di materie letterarie nella scuola secondaria di secondo grado. Ha pubblicato le raccolte poetiche: Giardino caotico, Serratura sommersa, Banana Spleen e Versipelle; e le raccolte di racconti: Le stanze dell’Altrove, presentato, tra gli altri luoghi, anche alla Fiera del libro di Roma, Più libri più liberi, alla Fiera del libro di Torino e alla Fiera dell’Editoria di Matera, e Nero - 24 rintocchi a mezzanotte. Ha curato l’edizione del volume Racconti lucani, opera in cui è presente anche il suo racconto “Malombra”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni in prosa e versi su antologie nazionali. È anche autore di canzoni.

Cominciamo con l’horror. Invece no, cominciamo con le parole, quelle ispirate dai racconti di Angelo Parisi. Direi: strano, micro-universo, disturbo, soprannaturale, incubo, specchio, creatura, mostro. Mi accorgo che formano una frase di senso compiuto: uno strano micro-universo è disturbato da un fatto soprannaturale che genera incubi in cui il lettore si specchia, identificandosi con creature mostruose. Il punto centrale è questo: i racconti di Angelo Parisi lasciano il lettore a galleggiare in un mare placido fino al momento in cui scopre che avrebbe dovuto aver paura fin dall’inizio.

Ma il lettore si ostina nella sua tranquillità perché avverte che la minaccia, se davvero esiste, viene dal nulla: racconto dopo racconto, continua a ricredersi; racconto dopo racconto, si immedesima nella minaccia stessa, illudendosi di non correre alcun rischio emotivo.