Fra problemi d’amore, naia e viaggi avventurosi, pian piano diventa grande, trasformandosi da ragazzo a uomo e arrivando a comprendere, finalmente, dopo una deludente esperienza nel mondo della musica, l’importanza della scuola, che anni addietro aveva abbandonato, per cui decide di tornare fra i banchi.
Il tema centrale è quindi la scuola, cammino fondamentale e filo d’Arianna per non smarrirsi nei labirinti della vita.
Quel “Lavandino” (il nomignolo usato – a posto di Valentino – dai suoi dispettosi compagni delle elementari), nel tempo diventato prima un odioso ostacolo nel frequentare la scuola, poi un pretesto per non frequentarla ed infine la simbolica giustificazione per averla mollata, convinto di dover seguire la strada della musica, ad un tratto diventa un ‘coccio sbrindellato’; inconscio fardello, servito solo a fargli perdere tanto tempo prezioso.
Dedicato a chi non comprende o non comprese la scuola subito, mollandola alla prima difficoltà… e a chi poi torna o tornò a sedersi dietro i banchi… A chi non è capito o non fu capito dalla scuola, e lasciato al suo destino… A chi non può, non vuole, non poté o non volle andarci… e a chi poi soffre o soffrì a causa del “pezzo di carta” mancante…